Il conto termico 2.0 (CT) è un insieme di misure a sostegno di piccoli interventi di efficienza energetica per privati e pubblica amministrazione confermata per tutto il 2018. L’obiettivo a lungo termine è quello di aumentare il rendimento complessivo dell’energia in Italia.
Il soggetto deputato alla gestione degli incentivi del conto termico è Gse, il Gestore dei Servizi Energetici. I fondi stanziati per gli interventi di riammodernamento energetico sono pari a 900 milioni ogni anno, di cui 200 solo a favore della sola Pubblica Amministrazione. Altra misura per migliorare il risparmio energetico sono i certificati bianchi.
Il conto termico 2.0 è pensato per incentivare piccoli interventi di incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. A seguito del DM 16 febbraio 2016 sono state imposte novità su come funziona il conto termico, aggiornando le sue caratteristiche a nuovi standard.
Possono essere beneficiari del conto termico 2.0 i seguenti soggetti:
Inoltre con il nuovo corso è stato aumentato il limite massimo di fondi erogabili in un’unica soluzione. Con il vecchio conto termico infatti si poteva accedere a finanziamenti in una sola tranche unicamente per importi inferiori ai 600 euro. Adesso Il conto energia per un’unica soluzione è accessibile per importi fino a 5.000 euro.
L’accesso alle agevolazioni del conto termico 2.0 possono essere richieste mediante procedura diretta. La domanda di accesso può essere prodotta entro 60 giorni dal termine ufficiale dei lavori per i quali si chiedono gli incentivi. Per Esco e pubbliche amministrazioni è abilitata anche la prenotazione per interventi ancora da realizzare.
Il finanziamento senza rate del conto termico 2.0 sarà possibile anche per somme fino ai 5.000 euro garantendo un’erogazione più pronta dei finanziamenti. I tempi per i pagamenti saranno inoltre più rapidi, passando dai 6 mesi richiesti in precedenza ai 2 attuali.
È bene sottolineare come l’accesso ai finanziamenti del conto termico possono essere richiesti unicamente per strutture o componenti di nuova costruzione. Gli impianti oggetto di agevolazione inoltre devono essere calibrati sulla base delle necessità energetica effettiva.
Gli interventi riservati alla P.A. invece riguardano il riammodernamento dell’involucro e delle strutture da attuarsi mediante: coibentazione pareti e coperture, sostituzione serramenti, installazione schermature solari, trasformazione degli edifici esistenti, illuminazione d’interni, tecnologie di building automation.
Ad esso le pubbliche amministrazioni potranno richiedere finanziamenti anche per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con tecnologie ad alta efficienza.
Per gli altri attori potenzialmente interessati alle agevolazioni del conto termico 2.0, i finanziamenti si concentrano sulla sostituzione di impianti esistenti con tecnologie che facciano uso di energie rinnovabili. Tali misure possono riguardare, nello specifico: pompe di calore e per la climatizzazione (anche combinata) per acqua calda sanitaria, caldaia, stufe e termocamini a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore.